Lo studio dispone di 4 sale operative di cui due specificamente attrezzate per l'igiene orale (con varie apparecchiature per la detartrasi) ed una prevalentemente per l'ortodonzia e la pedodonzia (per i bambini).
Vicino ad ogni poltrona è presente un'apparecchiatura radiografica che, a norma di legge, viene annualmente verificata e certificata da un esperto qualificato in fisica nucleare , che ne garantisce il buon funzionamento e la massima sicurezza.
Tra le dotazioni sono presenti anche una videocamera endorale a fibra ottica, che permette di visualizzare le immagini su di uno schermo, un sistema di RadioVideoGrafia (RVG), che permette di acquisire immagini radiografiche non su pellicola ma sullo schermo del computer, con notevole riduzione della dose di raggi x erogata al paziente (pochi centesimi di secondo) e un apparecchio radiografico digitale per ortopantomografie e teleradiografie del cranio.
Sono inoltre presenti due postazioni odontotecniche (di cui una mobile) per effettuare lavori su apparecchi protesici e ortodontici.
Infine lo studio dispone di una sala per la disinfezione e la sterilizzazione dello strumentario, nella quale sono presenti:
• quattro autoclavi, di cui due di classe B di ultimissima generazione, soggette a controlli e certificazioni annuali da parte di personale qualificato
• un'asciugastrumenti
• due imbustatrici
• una lavaferri
• una vasca ad ultrasuoni
Tutti gli strumenti (compresi quelli rotanti, cioè i trapani, e per la detrartrasi) vengono sterilizzati secondo le più rigorose normative ministeriali, seguendo un rigido protocollo che prevede in successione:
• l'immersione, immediatamente dopo l'uso, in vasche contenenti disinfettanti di alto livello
• il lavaggio in ultrasuoni e/o lavaferri ad alta temperatura
• l'asciugatura a caldo
• l'imbustatura
• la sterilizzazione a vapore, con lo stoccaggio fino al paziente successivo
Ovviamente, tra un paziente e l'altro, il personale provvede ad eliminare nei rifiuti speciali (cioè soggetti a smaltimento tramite ditte autorizzate ) tutto il materiale monouso (guanti, bicchieri, tovaglioli, aghi, fiale, rulli di cotone, dighe), a disinfettare le poltrone e le superfici attigue e a ripristinare le condizioni idonee per ricevere il paziente successivo (queste operazioni possono richiedere anche fino a 15 minuti!).
Anche tutti i manufatti provenienti dai laboratori sono disinfettati a norma di legge.
A proposito delle apparecchiature radiografiche, peraltro assolutamente indispensabili e insostituibili per una odontoiatria moderna di buon livello, si fa presente che in questo studio dentistico gli esami mediante i raggi X sono eseguiti nel pieno e rigoroso rispetto della normativa specifica.
In particolare, l'esame è effettuato solo se:
-vi è una richiesta diagnostica non dilazionabile
-non esistono in alternativa altri tipi di esami senza raggi X
-non vi sono altri reperti diagnostici validi (il paziente deve informare il dentista se è in possesso di radiografie dentarie eseguite di recente)
Inoltre l'attrezzatura disponibile in questo studio dentistico eroga la minor dose possibile di radiazioni compatibilmente con il risultato diagnostico necessario,ed è sottoposta a verifiche periodiche della qualità da parte di un professionista laureato ed esperto in fisica medica, a seguito delle quali è rilasciata specifica documentazione scritta, che certifica le dosi di raggi X erogati dalle singole macchine, per la tutela della salute del paziente.
E, IN PARTICOLARE, PER LE PAZIENTI IN STATO DI GRAVIDANZA
REDATTO IN RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA PER LA PROTEZIONE DELLE
PAZIENTI IN GRAVIDANZA ESPOSTE AI RAGGI X PER MOTIVI SANITARI
Al fine di analizzare con particolare attenzione il bilancio rischio-beneficio per le pazienti in gravidanza , accertata o potenziale, si chiede loro, qualora non siano in grado di escludere la gravidanza, di informarne il dentista.
…SI FA PRESTO A DIRE STERILIZZAZIONE…
Nel nostro studio dentistico viene applicato alla lettera il rigido protocollo emanato dalla regione Marche riguardante tutte le fasi del processo di sterilizzazione dello strumentario ma pochi sanno quale impegno tutto questo comporta in termini di attrezzature e di personale.
Fase 1 - |
DECONTAMINAZIONE: gli strumenti riutilizzabili vengono immersi in un disinfettante chimico efficace sul virus HIV ( ma anche HBV e HCV dell’epatite ) per abbattere la carica microbica ed evitare il disseccamento del materiale che può rendere difficile la successiva pulizia (foto) |
Fase 2 - |
RISCIACQUO: il personale addetto al risciacquo degli strumenti con acqua corrente deve indossare idonee protezioni per le mani e il viso per evitare la contaminazione da eventuali schizzi o punture accidentali |
Fase 3 - |
DETERSIONE: tale operazione può essere effettuata a mano oppure mediante immersione in vasca ad ultrasuoni con idoneo detergente (foto), per un’efficace disincrostazione anche nelle zone più nascoste dello strumentario, oppure ancora mediante lavastrumenti/termodisinfettatrice (foto) che disinfetta ad almeno 93°C per 10 minuti ed esegue lo scarico dell’acqua ad ogni ciclo, garantendo la protezione del personale dal rischio infettivo |
Fase 4 - |
RISCIACQUO: un accurato risciacquo è fondamentale per eliminare tracce di disinfettanti e si esegue con acqua demineralizzata per evitare la formazione di macchie e depositi calcarei |
Fase 5 - |
ASCIUGATURA: può essere fatta con teli puliti o carta monouso o meglio ancora con apposita stufetta (foto) |
Fase 6 - |
CONTROLLO: ci si deve accertare della corretta pulizia di tutti gli strumenti, in caso contrario si ricorre ad un eventuale ulteriore intervento con appositi solventi per eliminare i residui più tenaci |
Fase 7 - |
LUBRIFICAZIONE degli strumenti articolati o rotanti |
Fase 8 - |
CONFEZIONAMENTO: si usano buste di carta e plastica che vengono sigillate ad alta temperatura con una sigillatrice (foto), allo scopo di mantenere la sterilità del materiale fino al momento del suo utilizzo |
Fase 9 - |
STERILIZZAZIONE: solo a questo punto gli strumenti sono pronti per essere veramente sterilizzati arrivando alla distruzione di tutti i microrganismi, comprese le spore. Si usano autoclavi di tipo B (foto), le uniche in grado di garantire la sterilizzazione di strumenti solidi, cavi e porosi; ogni ciclo viene validato mediante test fisico-chimici e registrato su memory card o stampato con i valori di tempo, temperatura e pressione. Cosa ancora più importante, ogni anno le autoclavi devono superare dei severi controlli da parte di tecnici autorizzati che ne certificano la perfetta funzionalità e garantiscono la salute dei pazienti |
Fase 10 - | ETICHETTATURA: le confezioni vengono marcate con un’etichettatrice (foto) e riportano un numero di lotto di sterilizzazione con la data di scadenza, come ulteriore garanzia di sicurezza per i pazienti |